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  • Mariagrazia Runchina Grazie prof.
    16 aprile alle ore 12.03 · Mi piace · 1
  • Sassari Storia Redazione http://sassaristoria.blogspot.it/.../il-racconto-della...
    Sassari: "IL RACCONTO DELLA CIVILTA' NURAGICA
     
    SASSARISTORIA.BLOGSPOT.COM|DI SASSARI STORIA
    16 aprile alle ore 12.07 · Mi piace · 11
  • Mario Grimaldi Cerchiamo di tenere vivo l'interesse su questo importantissimo argomento concedendoci una breve e leggera parentesi un po, come dire, romanzata, ma che tuttavia penso possa esser utile per aprire la strada al qualificato proseguo, sull'argomento, da ...Altro...
    foto di Mario Grimaldi.
    16 aprile alle ore 14.35 · Non mi piace più · 16
  • Vanna Pisutu i Sardi.....popolo di guerrieri e navigatori.....
    16 aprile alle ore 15.43 · Mi piace · 3
  • Mario Grimaldi Anche questo è un particolare tecnico, di cui gli storici, nelle loro analisi, non hanno tenuto conto, verissimo Giuseppe.
    16 aprile alle ore 16.33 · Modificato · Mi piace · 5
  • Paolo Grindi Ok a domani, voglio proprio leggere sui nuraghi. Attenzione Giuseppe se affermerai che i nuraghi erano "fortezze" dovrò intervenire per smentire questa tesi sbagliata. Perciò a domani.
    16 aprile alle ore 16.59 · Mi piace · 1
  • Mario Grimaldi << Osservando un nuraghe si ha la sensazione di guardare un opera costruita dai ciclopi con pietre non lavorate; ogni pietra tanto grande e, quindi, tanto pesante che due muli non potrebbero smuovere la più piccola utilizzata dal suo posto. Piccole pietre sono inserite, così da legare insieme saldamente i grandi blocchi.>> Pausania, uno degli scrittori greci che ci hanno tramandato la leggenda di Dedalo, di cui prima ho scritto, e che sostiene di avere visitato la Sardegna, descrive così le mura della città di Tirinto, sita vicino a Micene, la patria di Agamennone. La descrizione di quelle mura, a prima vista, potrebbe adattarsi perfettamente anche ai nostri nuraghi.
    La parola nuraghe, deriva da nura o nurra (vuol dire: mucchio cavo) e ci spiega come sono fatte queste costruzioni. Se l'osserviamo dall'esterno, un nuraghe ci appare come un tronco di cono costruito, come dice Pausania, in modo <ciclopico> ossia con enormi massi di pietra rozzamente squadrati: questi blocchi, sovrapposti l'uno all'altro, formano tanti anelli concentrici che si restringono sempre più verso l'alto e sono tenuti insieme dal loro stesso peso......... 
    Che passione, c'è tanto da dire su questa meravigliosa storia e, allra....... Dai! Forza!...
    foto di Mario Grimaldi.
    16 aprile alle ore 20.27 · Modificato · Mi piace · 12
  • Santina Soro bravi perche anche io sapevo che erano fortezze grazie
    16 aprile alle ore 17.49 · Mi piace · 2
  • Mario Grimaldi In effetti secondo la maggior parte degli studiosi sono abitazioni fortificate, e poichè cominciarono ad essere costruiti tra il 1600 e il 1200 a.C. ma la maggior parte vennero edificati tra il 900 e il 600, ossia quando le agilissime navi fenicie e cartaginesi iniziarono a spingersi verso le coste della Sardegna. Le fortezze erette in quest'ultimo periodo servivano evidentemente per difendere gli isolani dai nuovi invasori di oltremare; ma, che scopo avevano quelle costruite prima del IX secolo a. C.?
    16 aprile alle ore 18.00 · Mi piace · 12
  • Gege Dionisi Avrai ragione Mario, ma mi devi spiegare perché i fenici e i punici, che venivano per commerciare, non si ricorda nessuna guerra di conquista, debbano aver convinto i nuragici della Barbagia a costruire..... "abitazioni fortificate". Tu credi che in Barbagia si siano spinti tanto all'interno, quando a loro servivano metalli e altri prodotti che potevano benissimo trovare nei villaggi lungo le coste.
    16 aprile alle ore 18.06 · Mi piace · 2
  • Sassari Storia Non dimentichiamo che alcuni nuraghi all'interno, avevano al primo piano dei punti di comunicazione dall'alto, con l'ingresso principale. Generalmente venivano spiati e colpiti coloro che si introducevano abusivamente. C'era quindi la volontà di costruire delle strutture da utilizzare come fortezze vere e proprie. Il nuraghe Palmasera di Alghero è uno di quelli. Ma io non sono storico e mi limito a parlare per sentito dire dalle guide durante una mia visita al nuraghe. (Ruggero)
    16 aprile alle ore 18.24 · Mi piace · 8
  • Sardegna Bella Alcuni nuraghi venivano utilizzati come fortezza e altri no. Diciamo che in quel periodo era un modo di edificare. Alcuni venivano usati come luoghi di culto.
    16 aprile alle ore 18.28 · Mi piace · 8
  • Gege Dionisi Tutte ipotesi di chi ha studiato ed ha provato a trovare l'utilizzo. Ipotesi, ipotesi che non hanno nessun riscontro. Forse quando si troverà qualcosa di scritto in lingua nuragica, se ne potrà sapere di più. Perché io non credo che non avessero una scrittura i nuragici, come non credevo che non sapessero scolpire statue in pietra. E infatti, quello è stato sfatato.
    16 aprile alle ore 18.32 · Mi piace · 4
  • Mario Grimaldi Il nuraghe era un Tempio?
    Per molto tempo molti sono rimasti della convinzione fossero opere di difesa, delle fortezze più o meno con la stessa funzione dei castelli medioevali. I nuraghi isolati avrebbero fatto parte di un sistema di avvistamento e di
    copertura, mentre i nuraghi "plurimi" sarebbero stati le sedi dei capi e del grosso dei guerrieri. Questa teoria è stata successivamente scartata e sostituita da un altra; le misteriose costruzioni sarebbero dei templi innalzati per il culto del Dio Sole; questa teoria è stata, a suo tempo, avanzata da tre professori dell'Università di Cagliari: Carlo Maxia e Lello Fadda dell'Istituto di Antropologia, e Edoardo Proverbio, dell'Istituto di Astronomia.
    Le argomentazioni a sostegno di questa interpretazione si basano specialmente sullo studio della direzione dell'asse delle aperture di accesso alle costruzioni nuragiche: risulta che l'orientamento dei nuraghi è in direzione di mezzogiorno o di determinate stelle, come Rigel e Sirio. La nuova teoria colloca, così la civiltà nuragica nel contesto di tutte le altre antiche civiltà mediterranee, dedite al culto del sole, della luna e degli astri.
    In questo modo, secondo i tre studiosi, viene sconvolta anche la composizione sociale dei nuragici sardi: non più guerrieri e schiavi, ma sacerdoti e pastori; sacerdoti, oltre tutto, grandi conoscitori della matematica e dell'astronomia. La teoria ha destato, ovviamente, qualche perplessità; se i nuraghi non sono fortezze, ci si chiede, come spiegare in taluni di essi la presenza di feritoie, terrapieni e il ritrovamento di arnesi di guerra? Attenzione, risponde il prof. Maxia: quei nuraghi sono dei "falsi", sono stati costruiti al tempo dell'occupazione cartaginese per la difesa contro lo sbarco dei Romani.
    (<da M. Del Rio, in "Tempo Illustrato", 1975, n. 24).
    foto di Mario Grimaldi.
    16 aprile alle ore 19.16 · Mi piace · 12
  • Gege Dionisi Il dio "SOLE"? A me risulta che veneravano prima di tutte la Dea Madre. Certi bronzetti titolati "La madre dell'ucciso" altro non sembrano se non la dea con in grembo il figlio mortoma pronto a rinascere ogni anno in primavera. Ma forse son rimasto indietro perché non conosco cosa ne dicano gli studiosi di adesso.
    16 aprile alle ore 19.23 · Mi piace · 3
  • Gege Dionisi Prof. Maxia dovrebbe dirci dove ha trovato quanto asserito. Le costruzioni megalitiche non credo fossero possibili in pochi anni; e con quanti uomini, poi?.
    16 aprile alle ore 19.26 · Modificato · Mi piace
  • Mario Grimaldi Magari ce lo dicesse?
    16 aprile alle ore 19.26 · Mi piace · 2
  • Gege Dionisi Dovrei andare a vedere anche la questione dell'apertura a meridione perché non la ricordo, ma potrei confondere con altro.
    16 aprile alle ore 19.28 · Mi piace
  • Mario Grimaldi Una parola controllare in che direzione sono orientate le aperture di tutta quella miriade di nuraghi
    16 aprile alle ore 19.32 · Mi piace · 1
  • Gege Dionisi Ci sono state persone che lo hanno fatto e storici che hanno riportato quei lavori.
    16 aprile alle ore 19.33 · Mi piace · 2
  • Mavi Delogu AMO LA STORIA DELLA CIVILTÀ NURAGICA !! MI HA SEMPRE AFFASCINATO.........GRAZIE A GIIUSEPPE, MARIO , ....GRAZIE A TUTTI
    16 aprile alle ore 19.54 · Non mi piace più · 5
  • Mario Grimaldi Continua a seguire Mavi, abbiamo ancora tanto da scrivere su questo argomento:
    Grazie e buona serata.
    16 aprile alle ore 20.03 · Non mi piace più · 5
  • Mavi Delogu CARO MARIO , VI SEGUO SEMPRE, HO SEMPRE AMATO LA STORIA PUOI IMMAGINARE " LA NOSTRA CIVILTA NURAGICA " MA SE NON RIESCO NEMMENO PIÙ A FARE I PIATTI !! ( SCHERZO ) . BUONA SERATA A TE E GRAZIE A VOI !!
    16 aprile alle ore 20.12 · Mi piace · 5
  • Mario Grimaldi Fai come facevo io, con i piatti, tutte le volte che mi trovavo solo a casa.... li buttavo. ahahahah Ciao Mavi Buona serata.
    16 aprile alle ore 20.14 · Mi piace · 2
  • Mavi Delogu BUONA IDEA !!! CIAO
    16 aprile alle ore 20.16 · Mi piace · 4
  • Capitano New La dea Madre Thanit. Ci sarebbe tanto da raccontare. >Lo scudo di nebra. Bellissimo post.
    16 aprile alle ore 20.32 · Mi piace · 5
  • 16 aprile alle ore 22.04 · Modificato · Non mi piace più · 10
  • Antonio Carta Il nuraghe Palmavera è situato nel comune di Alghero( Sassari) È classificato come nuraghe "complesso", ossia composto da diverse torri unite tra loro.
    foto di Antonio Carta.
    21 h · Mi piace · 9
  • Mario Grimaldi In genere, intorno e vicino al nuraghe, rimangono i resti più o meno consistenti dei villaggi, costituiti da un numero vario di capanne. Esistono però nuraghi senza villaggio, ma anche moltissimi villaggi senza nuraghe. Questi villaggi nuragici sono distribuiti in tutto il territorio isolano e si inseriscono in condizioni geomorfologiche diverse. La maggior parte degli insediamenti preferisce piccole alture collinari o altipiani; vi sono tuttavia esempi di agglomerati posti ad altezze piuttosto elevate. La forma più consueta di capanna nuragica è quella circolare con struttura muraria costruita con pietre di medie dimensioni, sbozzate e sovrapposte senza fondazioni; la copertura originaria doveva esser conica e costituita da pali e frasche. la altezza media da 1 m. e fino oltre 2 m. e l'ingresso poteva essere architravato. Uno spessore cospicuo delle mura dove, spesso nella parte interna, erano ricavati nicchie e stipetti. Il fuoco è spesso documentato il focolare.
    I villaggi possono essere composti da poche o molte unità abitative, a volte fino a 200 e oltre. Questi nuclei si articolano talvolta attorno a un cortile centrale lastricato dove in genere vi è una cisterna o un pozzo.
    Vi sono poi le così dette capanne delle riunioni, con banchina circostante le pareti e altre strutture evidentemente cerimoniali o di culto nelle quali si suppone si svolgessero riunioni di capi e naturalmente riti sacri.
    foto di Mario Grimaldi.
    20 h · Mi piace · 13
  • Paolo Grindi I NURAGHI sono?.................. A partire dagli studi di Taramelli, “i nuraghi”, considerati in se stessi e nella loro postura, parlano chiaramente dello scopo di difesa, di conquista e di possesso della terra sarda, sia nel suo complesso che nel particolare frastaglio di valli, di altopiani, di pianure di cui è costituito il vasto territorio".
    Per Giovanni Lilliu il nuraghe fu “anche e soprattutto uno strumento potente e temibile di guerra, in cui i sardi esprimono le più sottili arti della loro intelligenza e del loro animo bellicoso. Le sezioni preistoriche dei musei sardi sono veri e propri arsenali di armi di ogni specie. Ogni genere di contesa per i protosardi fu guerra ” (Lilliu, 1988).
    Secondo G. Lilliu i nuraghi polilobati come il Losa costituirebbero “opere di arte militare molto evoluta, grandiosi e complessi edifici fortificati – veri e propri castelli nelle guerre tribali tra cantone e cantone”.

    Tali valutazioni, mai a tutt’oggi smentite, malamente aggiustate dagli epigoni di G. Lilliu, hanno costituito il paradigma dominante nell’accademia sarda e, secondo V. Santoni (2001) avrebbero chiuso “le sterili disquisizioni ottocentesche e del primo ventennio del Novecento sulla natura e funzione dei monumenti nuragici” ed aprirebbero “ la strada alla ricerca scientifica dei depositi stratigrafici”.
    Può considerarsi ancora attuale il paradigma del “nuraghe fortezza” di Taramelli Lilliu?
    Credo proprio di no.
    Credo di poter affermare che, dopo gli studi di Massimo Pittau, l’archeologia sarda si trovi in una “crisi del paradigma” che l’architetto Franco Laner sintetizza seccamente con la formula “nuraghe-fortezza-madre di ogni sciocchezza”.
    La teoria del nuraghe fortezza teorizzata dal Lilliu fu infatti confutata per primo da Massimo Pittau in un testo del 1977, molto poco citato dagli archeologi e giunto nel 2006 alla seconda edizione: “La Sardegna Nuragica Cagliari 2006, Edizioni della Torre.” 
    La tesi sostenuta dal libro di Pittau “è questa: «Nessun nuraghe è stato mai una fortezza». E ciò per la prima, semplice ma sostanziale ragione che i Nuragici che avessero pensato di rifugiarsi dentro i nuraghi per difendersi e condurvi una guerra, avrebbero agito come i topi che per salvarsi si rifugiassero entro trappole! Considerato infatti che esistono molti nuraghi ed alcuni molto importanti come il nuraghe di Goni e quello di Armungia, ciascuno dei Duos Nuraghes di Borore, ecc., i quali sono costituiti da una sola ampia stanza terrena, in cui non esiste una scala interna per salire sul terrazzo del nuraghe, quando proponessimo questa domanda: «I Nuragici rifugiatisi dentro quei tali nuraghi erano guerrieri combattenti contro il nemico oppure erano guerrieri prigionieri del nemico?», perfino i bambini della V elementare troverebbero la risposta esatta.”
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  • Giuseppe Idini Paolo, come certamente avrai notato nella parte che ho argomentato, ho parlato solo della struttura architettonica dei nuraghi e delle varianti che li caratterizzano. Volutamente , ben conoscendo le ipotesi,anche contrastanti, sulla sua reale funzione , proposte da Taramelli, Lilliu , Pittau ed altri eminenti studiosi, ho tralasciato l’argomento . Personalmente sono convinto che tutte le ipotesi,per quanto fantasiose,siano proponibili, ma restano solo ipotesi. Per conoscere la verità, se mai la conosceremo, sono arciconvinto che dovremo scavare ancora con la speranza di trovare elementi capaci di convincerci definitivamente. Come ho detto, circa ottomila nuraghi restano ancore da scavare e se i “tombaroli” non ci precederanno, forse saremo così fortunati da trovare la risposta che cerchiamo……