• Piace a Mario Grimaldi, Rita Pintus, Maria Antonietta Pedoni e altri 498.
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    • Paolo Grindi
      Paolo Grindi Bellissima, quando ancora esistevano le lumachine ruspanti! Invece adesso ne arrivano a tonnellate dalla Spagna e Tunisia.
       
      4 marzo 2014 alle ore 10:24 · Mi piace · 3
    • Andrea Fancellu
      Andrea Fancellu ... prima dei pesticidi e veleni sparsi ..... ad abundantiam!
       
      4 marzo 2014 alle ore 10:50 · Modificato · Mi piace · 4
    • Francesca Cecia Fadda
      Francesca Cecia Fadda bellissima foto
       
      4 marzo 2014 alle ore 10:52 · Mi piace · 4
    • Carlo Muzzu
      Carlo Muzzu Vendeva anche asparagi...e se non erro, poverina, una volta era stata investita da una macchina nella stessa zona dove lavorava...impossibile dimenticarla...
       
      4 marzo 2014 alle ore 11:01 · Mi piace · 4
    • Andrea Fancellu
      Andrea Fancellu ha venduto di tutto: dalle antunne agli asparagi, dai finocchietti selvatici all'aglio, ...era analfabeta ma non si faceva fregare da nessuno, i conti li sapeva fare ... sempre austera e severa, ha saputo conservare dignità e ... Emoticon smile
       
      4 marzo 2014 alle ore 11:24 · Mi piace · 5
    • Speranza Marras
      Speranza Marras MITICA,come si fa dimenticare,faceva parte dei personaggi mitici sassaresi......anche se era ossese.....
       
      4 marzo 2014 alle ore 11:25 · Mi piace · 5
    • Andrea Fancellu
      Andrea Fancellu a maggior ragione! sassarese di fatto ...
       
      4 marzo 2014 alle ore 11:40 · Mi piace · 2
    • Speranza Marras
      Speranza Marras giusto
       
      4 marzo 2014 alle ore 11:42 · Mi piace · 4
    • Laura Lanza
      Laura Lanza Come la ricordo....che carina che era
       
      4 marzo 2014 alle ore 12:47 · Mi piace · 4
    • Tonina Chessa
      Tonina Chessa compravo sempre gli antunna
       
      4 marzo 2014 alle ore 13:21 · Mi piace · 4
    • Giacomina Multineddu
      Giacomina Multineddu la ricordo benissimo anch'io...la chiamavo zia Peppina, sempre gentile e timida allo stesso tempo!
       
      4 marzo 2014 alle ore 13:41 · Mi piace · 3
    • Andrea Fancellu
      Andrea Fancellu timida e rispettosa!
       
      4 marzo 2014 alle ore 13:45 · Mi piace · 2
    • Virginia Piga
      Virginia Piga bellissima!
       
      4 marzo 2014 alle ore 14:07 · Mi piace · 3
    • Gianfranco Bassu
      Gianfranco Bassu la portiamo nel cuore e un gran ricordo,bellissima....
       
      4 marzo 2014 alle ore 14:52 · Mi piace · 2
    • Maria Falchi
      Maria Falchi La ricordo benissimo anch'io! Non sapevo fosse ossese!
       
      4 marzo 2014 alle ore 17:25 · Mi piace · 2
    • Andrea Fancellu
      Andrea Fancellu per questa donna si può proprio dire: ha lavorato tutta una vita! in su chelu che siada ... Emoticon smile
       
      4 marzo 2014 alle ore 17:31 · Mi piace · 2
    • Maria Falchi
      Maria Falchi È beru ! !
       
      4 marzo 2014 alle ore 18:00 · Mi piace · 2
    • Andrea Fancellu
      Andrea Fancellu cara Maria si iscriese in "limba" "è" verbo si iscriede "est"
       
      4 marzo 2014 alle ore 18:30 · Mi piace · 1
    • Maria Falchi
      Maria Falchi Grazie, est beru, hai ragione !
       
      4 marzo 2014 alle ore 19:28 · Mi piace · 2
    • Marghe Rita
      Marghe Rita questa signora la ricordo,stava all'angolo delle Poste
       
      4 marzo 2014 alle ore 22:42 · Mi piace · 2
    • Chiara Carta
      Chiara Carta la ricordo benissimo!!!
       
      5 marzo 2014 alle ore 11:43 · Mi piace · 5
    • Mario Grimaldi
      Mario Grimaldi Andrea Andrea Fancellu - Andrea, questa Signora che tutti abbiamo conosciuto era di una eccezionalità incredibile, e sicuramente di una sensibilità notevole. Leggi cosa scrive di Lei mio cugino Prof. Giuseppe Pulina. (Quanto leggeremo di seguito è stat...Altro...
       
      7 marzo 2014 alle ore 13:13 · Modificato · Mi piace · 18
    • Luigi Martinetti
      Luigi Martinetti Un piacere leggerlo.
       
      7 marzo 2014 alle ore 13:33 · Mi piace · 9
    • Andrea Fancellu
      Andrea Fancellu grazie a te Mario e grazie a tuo cugino per questo bellissimo ricordo di una donna umile e generosa! donne di altri tempi ... Emoticon frown
       
      7 marzo 2014 alle ore 14:46 · Modificato · Mi piace · 7
    • Andrea Fancellu
      Andrea Fancellu la vita di tzia Peppa mi ricorda tanto la poesia del nostro grande poeta Vincenzo Pisanu, ove incarna la figura e l'esistenza di tutte le madri sarde, delle nonne sarde, che nel bisogno e nella fatica hanno sofferto e penato ottenendo dalla vita soltanto qualche barlume di gioia, di felicità.... che ne pensi Mario e voi amici/e di questo bellissimo gruppo:

      http://www.youtube.com/watch?v=Vlyz_LrW59k&index=3...
       
      "Un raggio di sole, una scanno, un sedile di pietra" di Vincenzo…
      YOUTUBE.COM
       
      7 marzo 2014 alle ore 14:56 · Modificato · Mi piace · 9
    • Mario Grimaldi
      Mario Grimaldi Semplicemente meravigliosa Andrea Andrea Fancellu - Andrea, questa Signora che tutti abbiamo conosciuto era di una eccezionalità incredibile, e sicuramente di una sensibilità notevole. Leggi cosa scrive di Lei mio cugino Prof. Giuseppe Pulina. (Quanto leggeremo di seguito è stato pubblicato tempo fa dalla sorella Laura )
      "La vecchia con il fazzoletto nero avvolto sulla testa stava rannicchiata sul bordo del marciapiede all'angolo delle Poste. Vendeva gli sfizi di stagione, le lumache in estate e in autunno, anche quelle piccoline che da noi si chiamano giogga minudda, gli asparagi in primavera e le verdure selvatiche d'inverno. Arrivava ogni mattina con il suo cesto e si metteva a offrire le sue cose, io l'avevo sempre conosciuta. I passanti si fermavano e le chiedevano due dozzine di lumaconi o due cespi di rughitta e lei, con mosse svelte a abili, avvolgeva la merce in un cartoccio, prendeva i soldi per i quali normalmente non si accettava il resto e li metteva nella tasca di stoffa davanti alla sua gonna lunga. L'ho rivista stamattina, illuminata da un sole gelido del solstizio d'inverno, china sul cestino che rassettava gli ultimi mazzetti di verdure e mi sono messo ad osservare il suo profilo aquilino, le rughe ricamate che contornavano il fazzoletto indossato alla zappadora con i lembi avvolti dietro la nuca , gli occhi vividi e le mani piegate dal freddo. Si muoveva ancora con la grazia e l'agilità delle contadine osservando il fiume di gente ubriaca dalla corsa agli acquisti di Natale che le passava accanto senza, quasi, vederla. Mi sono avvicinato e, sedutole a fianco, le ho rivolto la parola, in dialetto. Come è la campagna? Come vuole Dio, queste notti di sereno hanno gelato tutto. Stamattina sono riuscita a malapena a raccogliere queste poche cicorie e doveva vedere, voshtè, era tutto bianco che scricchiolava sotto le scarpe. Ma io conosco un posto, proprio fuori dal paese, dove c'è sempre un po’ di caldo e non ghiaccia e lì crescono bene le verdure, non si bruciano. Le ho chiesto cosa pensava della gente di adesso che non conosceva più neanche il colore della campagna, che quando è sereno di notte diventa candida e si copre di una nebbiolina fitta fitta da mettere l'umido nei capelli. Io ne ho visto di gente, mi rispose, e tutti mi chiedono se è cambiato da quando ero giovane io. No, non credo che sia cambiata solo la gente, è che è cambiato il mondo. La Pasqua di Natale era diversa, molto. La aspettavamo anche noi ragazze, e contavamo i giorni che ci mancavano alla novena mentre raccoglievamo le olive da terra. Era come un miracolo che sapevamo che sarebbe accaduto perché la notte santa era la Nascita e Lui era povero, tanto che è stato partorito sulla paglia. Io me la immaginavo, la scena, andavo nella stalla della nostra casa dove c'era l'asino e mi sdraiavo sulla paglia per provare quello che aveva provato Lui, e quasi mi mettevo a piangere, perché era più povero di noi, ma era il Re di tutto e non c'era bisogno di cose per essere ricchi ma di pensieri buoni. La novena poi era una festa grande. Faceva buio presto e si ritornava molto prima del tramonto, quei giorni, che c'era sempre da fare per preparare e da mettersi in ordine per andare in chiesa. Passavano le mie amiche a casa a prendermi e c'era anche l'occasione di vedere qualche giovane che ci interessava. Ci mettevamo nei banchi in parrocchia noi dalla nostra parte e gli uomini dalla loro, ma in modo che quelli da marito fossero abbastanza vicini per guardarci e sorriderci. Era come avere il caldo nel cuore, perché di freddo ne avevamo tanto che non ci bastava il braciere per togliercelo da dosso. La funzione era fatta di parole in latino che ripetevamo senza capirle ma che avevano un suono bello perché il parroco ci diceva che quello era il modo di parlare a Dio. Alla fine della funzione i bambini correvano fuori e buttavano i petardi in mezzo alla gente che usciva dalla chiesa per spaventarla e per farsi minacciare, anche se quelle minacce erano benevole e loro che di solito prendevano le susse per piccole mancanze lo sapevano e ridevano e urlavano, felici. La notte Santa, le dico, era la più bella, l'unica dell'anno che passavamo a vegliare fino a mezzanotte per andare alla messa. Cenavamo più tardi, ma attenti a lasciare il tempo giusto del digiuno per fare la comunione, con le salsicce fritte sul pane e il pezzo di maiale arrosto. No, l'agnello non c'era, era per i più ricchi, e poi un pezzo, qualche volta quando c'erano gli anni che le pecore avevano molti gemelli e i pastori ci regalavano un agnello per allevarlo, lo mangiavamo il giorno dopo. Dopo tanti anni ho guardato il cielo a mezzanotte per vedere la cometa e mi è sempre sembrato di vedere una stella più grande proprio vicino all'orizzonte quasi che indicasse la buona fortuna. La festa iniziava con le campane che suonavano e con gli spari dei fucili. Tutti festeggiavano l'arrivo di Gesù con rumore e ci abbracciavamo come liberati dalle angosce di tutti i giorni e andavamo verso la chiesa portando con noi una bottiglia di olio, o del pane o un pezzo di formaggio per i più poveri, perché ce n'erano sempre di più poveri da non avere neanche da mangiare. La messa era solenne, con la chiesa tutta illuminata ed il presepe che ci incantava dove era appena stato messo il bambino. Per noi ragazze era un mistero grande, perché i bambini nascono brutti, ma Gesù era bello e sorrideva, come un Re. E fuori i ragazzi cantavano le gobbule di li tre Re, e chiedevano in cambio degli auguri uno scudo o una caramella. Per un momento la devozione si confondeva con l'abbondanza e ci dimenticavamo della fatica di vivere. Caro signore, ero felice a Natale, e questa mi sembra l'unica differenza con il Natale di adesso. La donna volse lo sguardo verso la gente che continuava a sciamare in un vocio concitato e frettoloso, me la indicò tirando su il mento e scosse la testa. Mi alzai e le chiesi di darmi un mazzetto di cicoria. Lei lo scelse con cura fra i pochi rimasti, trasse dalla tasca un nastro rosso, lo legò e me lo porse rifiutando i soldi. 
      “Bona Pascha di Naddari me signò”, mi disse con un sorriso dolce".
       
      7 marzo 2014 alle ore 15:07 · Mi piace · 8
    • Yuri Foglia
      Yuri Foglia Veramente complimenti.
       
      7 marzo 2014 alle ore 15:10 · Mi piace · 6
    • Andrea Fancellu
      Andrea Fancellu i complimenti vanno tutti al poeta, nel sentire la sua poesia non posso che sentire commozione ... i miei, i nostri vecchi ... Emoticon frown
       
      7 marzo 2014 alle ore 15:16 · Mi piace · 7
    • Samuele Pinna
      Samuele Pinna http://sassaristoria.blogspot.it/.../03/la-cioggaggiora.html
       
      8 marzo 2014 alle ore 12:05 · Mi piace · 8
    • Samuele Pinna
      Samuele Pinna Informiamo che nel nostro Sito possono essere lasciati ulteriori commenti. In fondo a ogni post c'è la finestrella di dialogo dove i nostri membri possono scrivere. Grazie per l'attenzione.
       
      8 marzo 2014 alle ore 12:18 · Mi piace · 8
    • Giuseppe Idile
      Giuseppe Idile Bellissimo post.
       
      4 dicembre 2014 alle ore 18:44 · Mi piace · 2
    • Costanzo Pedoni
      Costanzo Pedoni Bellissima. Sapore di antico, di gioventù.
       
      4 dicembre 2014 alle ore 18:49 · Mi piace · 2
    • Maria Antonietta Pedoni
      Maria Antonietta Pedoni bellissima nonnina
       
       
      11 dicembre 2014 alle ore 7:46 · Mi piace
    • Maria Antonietta Pedoni
      Maria Antonietta Pedoni
       
       
      11 dicembre 2014 alle ore 7:46 · Mi piace